giovedì 1 marzo 2007

Un Coktail Meraviglioso


Due piccolissime particelle gelatinose si uniscono e hanno in sé un programma di vita. Si tengono strette tra di loro nel grembo materno e così vivono e si sviluppano. Al momento opportuno, avendo acquisito una forma di bambino, questo viene, in forma quasi traumatica, messo al mondo. Ancora abbracciato e protetto dai propri genitori continua a crescere. Lo sviluppo avverrà fino alla maturità, quando sarà in grado di generare, poi inizierà il declino fino alla morte.

Questo essere così piccolo, se confrontato con l’universo, ha in sé delle forze straordinarie che gli consentono di vivere e di trasformare il mondo circostante, ha passioni e sentimenti: ha voglia di affermazione e di dominio, sopporta sacrifici e sofferenze per aiutare gli altri. Ama e odia, offre solidarietà e speranze, ma è altrettanto terribile da seminare guerre e morte.

La mente umana controlla a fatica tutte queste
pulsioni, passioni e sentimenti, e spesso pervasa da potenti turbe emotive perde ogni lucidità, sfociando in comportamenti incomprensibili e spesso terribilmente pericolosi.

Da sempre l’uomo ha cercato di comprendere se stesso, per tanti secoli con riflessioni introspettive, poi con le scienze “positive”. Molti lo hanno sezionato nello spirito e nel corpo: sono entrati a carpire alcuni segreti dell’animo umano, riescono a curare la maggior parte dei suoi organi, riescono a ricostruire tessuti e a creare le condizioni opportune perché possa essere generato.

L’uomo rimane un mistero meraviglioso, non descrivibile nella sua pienezza né dalle scienze teoretiche, né dalle scienze positive.


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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Lei ha ragione ma qualora uno acquistasse e bevesse qsto coktail che fine faremmo? Vorrei una risposta

Giulio ha detto...

caro leopoldo
tanti hanno provato ad acquistare e bere questo meraviglioso coktail, in parte lo hanno distrutto; ma è alquanto indigesto e finora è riuscito a ricomporsi, a migliorarsi e a moltiplicarsi, non so nel futuro cosa avverrà, se si permetteranno le manipolazioni genetiche.
ciao, Giulio

Anonimo ha detto...

Negletta prole, meglio per noi sarebbe il non essere! Sileno: vox clamantis in deserto! Ma quale coktail meraviglioso! Nei miei desolati giorni, ben altri coktails stordiscono il mio "dasein", per emendarmi dall'esser nato. Giustamente, il bardo inglese Geoffrey da Bristol affermava che la verità è che siamo insignificanti ammassi di carbonio, destinati a sicura morte.

P.S.
La sua iniziativa filosofica, degna del blu cobalto della scritta internet explorer, non mi piace
: non ha il giusto tasso etilico, meglio una bottiglia di scotch.

Giulio ha detto...

caro cataldo
che gli individui sono destinati alla morte è certo; io sono convinto che l'esistente non si esaurisce in se stesso; ne riparleremo.

P.S.
non amo i gusti forti, un bel bicchiero di vinello nostrano mi soddisfa e mi aiuta a svolgere il ruolo che la mia esistenza si trova a svolgere.